Istituto di Cristallografia - CNR

Chimica Farmaceutica. Capitolo 26: Analgesici oppioidi.

La chimica farmaceutica è una disciplina in continua evoluzione. Può sembrare una “frase fatta”, ma in realtà questa affermazione ricapitola le difficoltà e le responsabilità che gli autori si assumono nel condensare in un’opera i contenuti fondamentali della disciplina. La chimica farmaceutica è una disciplina derivata e largamente applicativa, per la quale non esistono leggi fon damentali e background matematico (sebbene la matematica sia alla base di modelli e simulazioni di cruciale utilità nel processo di drug discovery). Essa è finalizzata alla progettazione, alla sintesi, alla messa a punto dello scale-up preindustriale e alla determinazione analitica di molecole attese produrre un effetto terapeutico nell’uomo o nell’ani male. Per raggiungere questo scopo, la chimica farmaceutica impiega le tecniche e i metodi più attuali della chimica organica di sintesi, della chimica computazionale, della chimica analitica quali-quantitativa, ma anche della chimica fisica, della biochimica e della biofisica e li assembla in un insieme di strumenti, veri e propri “ferri del mestiere”. Nel corso degli anni, questi strumenti hanno ampliato l’ambito di applicazione. Molecole progettate e sintetizzate con uno specifico scopo terapeutico non solo possono aspirare a diventare dei futuri farmaci, ma possono efficace mente concorrere a meglio comprendere il ruolo e il significato biologico dei bersagli molecolari su cui agiscono, nel contesto cellulare, di organo, o di organismo intero. Questo è lo scopo della chemical biology, nuova disciplina che si interseca sempre maggiormente con le finalità e con gli strumenti metodologici della chimica farmaceutica. Quest’opera ha visto il contributo di numerosi autori, docenti universitari e ricercatori industriali, ciascuno dei quali – cui va il sentito ringraziamento dei curatori – ha apportato specifiche competenze ed esperienza, che si intende mettere a disposizione del lettore. Quest’opera è, al momento della stampa, aggiornata allo stato dell’arte della disciplina. La premessa iniziale deve avvertire il lettore che evoluzioni e novità possono sempre esser presenti. Per questo motivo, è intenzione degli au tori, dei curatori, e dell’editore, fornire strumenti metodologici più che prettamente nozionistici, mettendo in grado lo studente, futuro professionista, di utilizzare al meglio quanto appreso. Questo testo universitario è rivolto a tutti i corsi di Laurea che prevedono l’insegnamento della chimica farma ceutica, ma non v’è dubbio che gli studenti di CTF (Chimica e Tecnologie Farmaceutiche) e di Farmacia saranno i lettori privilegiati. La parte generale e metodologica dedica ampio spazio alle strategie di identificazione di un hit, al processo hit-to-lead e all’ottimizzazione del lead basate sulle proprietà chimiche e chimico-fisiche. Inoltre, per la pri ma volta in un testo di questo tipo, ampio spazio è dedicato alle tecniche analitiche e bioanalitiche e al loro impiego nella drug discovery, inclusa la caratterizzazione dell’interazione tra farmaci e i loro bersagli molecolari e cellulari. Nel momento in cui quest’opera vede la sua conclusione, in Italia è stata approvata la riforma delle classi di Laurea, e le Lauree della classe Farmacia e Farmacia Industriale sono divenute abilitanti alla professione del farmacista. Questa sta acquistando sempre maggiore rilevanza nel settore della salute pubblica e rappresenta un fondamentale punto di riferimento per l’accesso ai servizi sanitari da parte del cittadino. Ciò non toglie che, seppur non esplicitata nella pratica giornaliera, la capacità di consigliare e vigilare sull’accesso ai farmaci richiede una profonda conoscenza dei meccani smi d’azione, delle possibili interazioni tra farmaci e tra farmaci e alimenti, delle caratteristiche chimico-fisiche che pos sono determinare effetti avversi o che guidano la bioequivalenza. Per questo motivo, alla parte metodologica si affianca una estesa – onnicomprensiva, diremo – parte sistematica. Naturalmente, anche questa seconda parte è principalmente rivolta agli studenti in Farmacia e CTF, ma ne potranno senz’altro beneficiare anche studenti di altri corsi di Laurea, come esempi sullo sviluppo temporale e sperimentale di specifiche classi di farmaci per specifiche azioni biologiche. Questa Chimica Farmaceutica è un’opera di notevole dimensione. Nonostante la grande attenzione posta dall’Edi tore e dagli Autori, errori e imprecisioni potranno sempre esser presenti. La responsabilità per questi va ai soli Curatori.

Anno
2024
Rivista
EdiSES università
Impact factor
not specified
AMBITI DI RICERCA
KEYWORDS
Autori
Marrazzo A, Mollica A, Pasquinucci L, Turnaturi R
Autori IC CNR
DOI
non specificato