Sviluppo di una piattaforma tecnologica per contrastare il rischio di fosfolipidosi nello sviluppo pre-clinico del farmaco
Obiettivo del presente progetto è quello di fornire, alle aziende farmaceutiche che operano nel territorio, una piattaforma che permetta di valutare l’induzione di fosfolipidosi da parte dei farmaci. Gli organi affetti da questo fenomeno spesso esibiscono reazioni infiammatorie. Molti farmaci con struttura CADs inducono fosfolipidosi. I meccanismi d’induzione non sono ancora ben compresi, ma coinvolgono l’accumulo del farmaco nei lisosomi con conseguente effetto sugli enzimi lisosomiali. Durante l’enorme lavoro eseguito negli ultimi mesi per la ricerca di farmaci anti-SARS-CoV2 attraverso il ‘drug repurposing’, inoltre, la fosfolipidosi è emersa come un importante meccanismo d’interferenza nei saggi, poiché ha generato ‘falsi positivi’ che hanno portato a considerare efficaci e promettenti molecole che mentre in vitro mostravano una forte attività antivirale, in vivo si sono rivelate inefficaci. Come mostrato recentemente in un lavoro pubblicato su Science, la motivazione di tale discrepanza risiede nel fatto che lipidi, utili alla replicazione virale, vengano sequestrati in vitro nelle vescicole lipidiche da parte dei farmaci che inducono fosfolipidosi.
Acronimo |
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TecFosf |
Bando / Avviso |
RIPARTI (assegni di RIcerca per riPARTire con le Imprese) |
Ente finanziatore |
Regione Puglia |
Coordinatore scientifico |
Giuseppe Felice Mangiatordi |
Partner |
Data inizio |
15/12/2022 |
Data fine |
15/05/2024 |